Nel pomeriggio io e le solite due :) siamo partite alla ricerca delle scarpe da mettere con la sari, impresa che si è rivelata moooolto più difficile del previsto! In ogni negozio/bancarella in cui entravamo inizialmente ci facevano vedere sabot paillettati che neanche per il carnevale di Rio. Quando capivano che non ci piaceva il genere, acchiappavano il sandalo più tedesco e agghiacciante che avessero e cominciavano a piegarne la suola, esclamando con entusiasmo: “This is very confortable, sister, very confortable!!!” Saranno pure comodi, ma di andare in giro con quei “bobi” come li chiama la nonna, non se ne parla proprio! Comunque ecco a voi degli splendidi esemplari. Dopo aver scattato la foto ho spiegato al dukandar, evidentemente compiaciuto, che le scarpe erano così belle che volevo fare una foto. Che ridereeee!
Per fortuna sono riuscita a trovare degli infradito addirittura carini, anche se costavano addirittura 250 rupie (meno di 4 euro). Quindi volevo scendere a 200, considerato anche che mancava un brillantino, che ho dovuto riattaccare io perché ho le mani più piccole, ma lui non era molto d’accordo. Ho cominciato a chiacchierare con il dukandar, mentre sono le mie gambe passavano i topolini, e ovviamente mi ha chiesto se sono sposata. Ho esibito con un certo orgoglio il mio anello sull’anulare sinistro a prova del mio matrimonio, e poi la conversazione si è svolta così:
Dukandar: Ma dov’è tuo marito?
Sò: In Italia!
D.: Ah, l’hai lasciato da solo?
S.: Eh sì, lui deve lavorare!
D.: Che lavoro fa?
S.: è un businessman, lui!
D.: In che campo?
S.: (ma questo i cavoli suoi…) Eeeeeeh… eeeeehm… Si occupa di macchine!
D.: Ah però! Allora dovresti darmi 250 rupie, non 200! Sarete sicuramente ricchi!
S.: Eeeeeh, ma lui è famoso (mi ricordavo questa parola in hindi, quindi ce l’ho messa dentro) ma non ricco… Sa com’è, siamo ancora agli inizi!!!
Non so come io abbia fatto a raccontare tutte ‘ste balle senza ridere, fatto sta che è stato divertente!
In serata siamo andate a mangiare al ristorante mongolo, pollo tandoori e patatine fritte, con il cameriere che aveva fretta e che ci tirava via il piatto mentre stavamo mangiando! Non abbiamo assaggiato i succulenti antipasti, cioè questi nella foto solo per non guastarci l’appetito con cotanta bontà!
Devo dire che andare in giro con l’hennè è bellissimo: le donne mi fermano ammirate, chiedendomi chi me l’ha fatto e facendomi i complimenti, per poi addirittura baciarmi il palmo! Stamattina ero seduta su un muretto a chiacchierare con un dukandar che vive in Spagna e c’era la processione a vedere le mie mani, incredibile! Dopo un po’ ho cominciato a fare l’indiana d’India e a dire a tutti quelli che volevano guardare: “10 rupie!”. Il dukandar mi ha guardata divertito, visto che ho capito perfettamente come funziona qui!Che meraviglia, domani è Divali, non vedo l’ora!